In alcuni contesti produttivi, la presenza di sostanze infiammabili impone regole molto precise. Va da sé che atmosfere potenzialmente esplosive richiedono una strumentazione adatta, progettata per lavorare in sicurezza anche in condizioni critiche.
Gli strumenti di misura sono parte integrante di questo equilibrio. Un manometro certificato ATEX consente di monitorare la pressione negli ambienti classificati riducendo il rischio di inneschi e interferenze. La sua scelta riguarda la conformità alla norma, la continuità del processo e la tutela delle persone che lo gestiscono.
Cosa significa ATEX e in quali ambienti è obbligatoria?
La direttiva ATEX definisce i requisiti per l’impiego sicuro di attrezzature in presenza di miscele esplosive. Regola la progettazione, la costruzione e l’installazione di dispositivi destinati a zone dove possono formarsi atmosfere infiammabili a causa di gas, vapori o polveri.
Le zone ATEX si distinguono per frequenza e durata del rischio. La zona 0 indica un’esposizione continua o frequente; la zona 1 si riferisce alle condizioni di esercizio normali dove l’atmosfera esplosiva può formarsi occasionalmente; la zona 2, invece, si applica alle situazioni in cui la formazione dell’atmosfera è improbabile o di breve durata.
In questi ambienti, ogni componente del sistema deve essere scelto con criteri rigorosi e nessun dettaglio può essere considerato secondario.
Perché la scelta degli strumenti di misura è cruciale
La misura della pressione è una funzione operativa e di controllo. Uno strumento non adatto può generare cariche statiche, surriscaldamenti localizzati, scariche interne. Sono eventi difficili da prevedere, ma ben noti a chi lavora negli impianti a rischio.
La funzione del manometro, in questi contesti, non si esaurisce nel dato che fornisce. Conta la stabilità del materiale, la compatibilità con il fluido misurato, l’ermeticità del corpo. La possibilità di installare un componente senza compromettere il livello di protezione complessivo dell’impianto è un criterio di selezione essenziale.
Caratteristiche di un manometro certificato ATEX
Per essere utilizzato negli ambienti ATEX, un manometro deve rispondere ai requisiti, che sono molto precisi. I materiali non devono accumulare cariche elettrostatiche, le guarnizioni devono garantire la tenuta anche in condizioni estreme, il corpo deve essere progettato per impedire ogni propagazione di scintille o archi elettrici verso l’ambiente circostante.
Un manometro certificato ATEX è costruito con elementi antideflagranti, spesso in acciaio inox, con grado di protezione IP elevato e quadranti sigillati. Anche le connessioni, le saldature e le viti fanno parte del sistema di sicurezza, e devono essere progettate per durare nel tempo.
Alla Bart Srl forniscono strumenti con caratteristiche mirate: costruzione solida, ampio intervallo di pressioni (dal vuoto a oltre 1500 bar), diametri diversificati e attacchi disponibili in pronta consegna. La certificazione ATEX è integrata, con tutta la documentazione richiesta per l’installazione.
Dove è richiesto l’uso di manometri ATEX?
Impianti per la lavorazione di carburanti, centrali di stoccaggio gas, industrie farmaceutiche e stabilimenti chimici sono realtà operative dove la presenza di sostanze infiammabili è continua, e la normativa impone l’uso di dispositivi certificati.
Anche altri settori, come la produzione alimentare o il trattamento dei rifiuti, possono rientrare tra quelli soggetti alla direttiva ATEX. Basta una polvere combustibile o un residuo volatile per creare le condizioni pericolose previste dalla norma. Qui l’installazione di strumenti di misura adatti diventa parte integrante della progettazione dell’impianto.
Bart Srl propone strumenti affidabili, ma anche versatili, personalizzabili nei quadranti, disponibili con diversi attacchi, adatti a sostituire modelli esistenti senza modificare l’impianto.
Come verificare la conformità ATEX di uno strumento
La marcatura è il primo segnale. Ogni strumento conforme deve riportare la sigla CE. Ma non basta. La verifica richiede l’analisi della documentazione tecnica, dei certificati rilasciati dagli organismi notificati, e della tracciabilità del prodotto.
È importante rivolgersi alle aziende che forniscono certificato di conformità, fascicolo tecnico, manuali d’uso. Questo permette ai responsabili della sicurezza e agli installatori di integrare rapidamente i dispositivi senza ritardi o incertezze.
Verificare significa anche conoscere il contesto. Un manometro può essere conforme alla direttiva ATEX ma non adatto a una specifica zona o classe di temperatura. Per questo, è fondamentale un confronto tecnico in fase di scelta.
La sicurezza industriale si costruisce con strumenti precisi, certificati, coerenti con le condizioni di lavoro. Un manometro ATEX è un presidio tecnico e fa parte della catena di protezione che consente agli impianti di operare in continuità, anche in tutti quegli ambienti che per definizione sono “complessi”.